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Il paddle-tennis fu inventato da un americano di nome Frank Beal nel 1898, lo chiamò così per la forma della racchetta, ma furono i sudamericani a far conoscere questa splendida disciplina a quasi tutto il resto del mondo.
Attualmente il paddle-tennis è la varietà di gioco più praticata in diverse nazioni come per esempio Argentina e Spagna dove fino ad oggi si pratica il paddle su tutto il territorio.
Il campo è simile a quello da tennis, però le misure sono più ridotte (20 metri di lungo e 10 metri di largo). Ma a renderlo più spettacolare è che si può giocare pure con le pareti che delimitano il campo.
I muri sono parti intergranti del campo, proprio come nelle partite di calcio che giocavamo da ragazzini, ed hanno un’altezza di 3 metri, le rachette sono più piccole e prevedono dei forellini sulla superficie. La pallina è più soffice, anche se è possibile giocare con quella da tennis senza problemi.
Tra le regole si può toccare la parete della propria metà campo per passare in quella del tuo avversario, ma non si può toccare al volo la parete avversaria.
Il punteggio, la battuta in diagonale rispetto all’aversario e le forme di gioco (individuale e doppio) sono le stesse del tennis.